In che mondo siamo vivendo?

A questa domanda chiunque entrerebbe in un dedalo di pensieri.
Possiamo ricominciare dall’ultimo articolo postato “Passo giorni di grande paura” https://www.eleusi.org/passo-giorni-di-grande-paura/
Laura, con i suoi pensieri, ci porta ad affrontare una tematica molto attuale: la “comunicazione” nell’asserzione delle informazioni a cui abbiamo accesso tramite i media.
Sappiamo che l’Italia da molto tempo ha perso la garanzia della libertà di informazione. Dovremmo essere catalogati al 74esimo posto nel mondo.
Sembra incredibile vero? Eppure, una parte della nostra società non si rende conto di quanto è accaduto e continua ad accadere. Una volta risolti i bisogni primari, sembra non accorgersi di quanto si sta davvero realizzando, dentro e fuori di noi.
La libertà di stampa e di informazione è una declinazione della libertà. Le libertà sono tante. La libertà dalla povertà, la libertà ai vari diritti – come l’istruzione, piuttosto che la salute ecc -. Anche nel nostro paese si sono svolte molte lotte e battaglie per garantire la legittima libertà.
Osserviamo che la libertà di informazione è minacciata da più fonti, i sistemi non sono più grezzi, chiari, assoluti, come nei regimi totalitari, ma diventano sottili, subdoli. La psicologia è stata asservita ai veri poteri forti, occulti. Hanno saputo creare strategie di ipnosi di massa, hanno addormentato le coscienze. L’analogia della rana bollita ne è un esempio.
Le finestre di Overton spiegano come si condizionano le masse, rendendo normale ciò che in realtà è aberrante.

Da Laura

Stiamo vivendo un momento storico molto particolare a causa di questa pandemia e la cosa che mi ha molto colpito è questa “infodemia” (come l’ha definita l’OMS); questa abbondanza di informazioni, non tutte accurate, che rendono difficile avere notizie affidabili, mentre le fake news si diffondono più velocemente del virus. Ecco perché faccio riferimento alle parole di Papa Francesco, che ha rivolto un pensiero a tutte quelle persone che lavorano nei mezzi di comunicazione, perché per loro sia un lavoro di trasmissione sempre della verità.
Mi piace pensare che proprio qui dovrebbe iniziare il “vero contagio”. La società di oggi ci inculca paura, che significa perdita di libertà. La vera libertà è assunzione di responsabilità, risulta essere più scomoda perché dobbiamo metterci a confronto e soprattutto faticare per comprendere con la vigilanza e con discernimento ciò che ci sta accadendo. La vita si fa storia, vedi le dittature che erano acclamate nelle piazze dalle masse soggiogate.
Concludendo, la base del governare è il principio di libertà, a cui si dovrebbe aspirare tutti, non solo singoli cittadini ma anche e soprattutto governanti.

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4 risposte a In che mondo siamo vivendo?

  1. Non ho idee chiare
    Sicuramente è un periodo di grandi cambiamenti,tutto cambia,e poi torna come prima?Lo diceva anche il Film Il Gattopardo. Non è solo una situazione italiana,ma di tutto il mondo .Periodi di progressione e periodi di regressione .Forse sarà utile per crescere, e questo accade in ogni essere umano nell’arco della vita,un passo avanti e un passo indietro. Puo’ aiutare la consapevolezza, il conoscere anche le nostre ombre,la presenza, la volontà, di pensare e fare? Sento che non basta,c’è altro.

  2. Enio dice:

    Malgrado questa abbondanza di informazioni, ognuno di noi è chiuso nella sua bolla ed ascolta solo le persone che fanno parte della sua bolla. A nulla servono dati, studi, persone che per una vita hanno studiato il problema. Ti dicono che sono tutte menzogne. In America sta saltando la democrazia con le fake news di Trump. Con l’ausilio delle intelligenze artificiali conoscono i punti deboli delle masse e li usano per prendere il potere.

  3. Carla dice:

    Siamo in un epoca dalle grandi possibilità tecnologiche grazie alle quali si può accedere ad un infinità di pagine di informazione. Non a tutti è facile eseguire questo lavoro certosino: richiede molto tempo e forte desiderio di approfondimento. La maggior parte della popolazione si affida alla televisione e, purtroppo, di solito sceglie “quel canale” in cui non vengono messe in dubbio le personali convinzioni. Ci si siede nel proprio angolo di comfort. Del resto, dopo una lunga giornata di lavoro come si fa? Forse bisogna proprio spegnere la televisione perché s è visto com è enorme e manipolatorio il suo potere. Ci si può informare su qualche canale radio o leggendo giornali che non siano sovvenzionati dallo Stato perché, purtroppo, lo abbiamo visto in questi due anni, è proprio il nostro Governo che ha condizionato l informazione popolare. Chi lo ha desiderato ha trovato tanti canali da cui avere informazioni veritiere, non filtrate da chi aveva interessi diversi dal bene sociale. Sicuramente, partecipare alle tante manifestazioni avvicendatesi nelle piazze avrebbe aiutato ad aprire orecchie e occhi. Ed è stato proprio il desiderio di scegliere dove informarsi che ha fatto nascere e crescere gruppi di persone. Ci hanno limitato in tante libertà ma non in questa, perciò ritengo che ciascuno debba chiedere a se stesso perché si sia autolimitato. Durante il lockdown abbiamo avuto tanto tempo x pensare ma lo abbiamo impiegato al meglio? Grande e magnanimo è colui che detiene il potere ma non ne abusa ma ancor più grande è l uomo comune che difende tutti i propri diritti e non li affida ciecamente ad altri.
    Grazie.
    Carla

  4. Flavia Piccinelli dice:

    Sarò spietata perché è ciò che serve.
    Non serve a nulla augurarsi o chiedere serietà o verità.
    Le persone mettono quello che sono e la serietà e la verità…quale verità poi ? Sono merce rarissima, la serietà lo stesso, la giustizia anche .
    Quello che si può fare è mettere le mani e la faccia …partecipare per sapere con chi si ha a che fare …capire. Fare esperienza è l’unico vero modo per farsi un ‘idea autentica… sì è proprio così.
    Bisogna anche sapere …dentro profondamente di chi pasta è fatto l’essere umano… non buona , basta vedere come va il mondo… e quali sono i pensieri e le scelte della maggioranza delle persone…uomini e donne …

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