Essere grati ogni giorno

Siamo arrivati al quinto mese dell’anno. Maggio portatore di bellezza, con il suo dispiegarsi di fiori e profumi freschi. Ogni persona del gruppo si è proposta di scegliere una “Parola chiave” con la quale accompagnarsi durante l’anno. Una parola che esprime un valore, una virtù, una competenza che intende comprendere… Continue reading

Liberi a metà – Compagnia Coro De Andrè – La Spezia.

 

Liberi a metà – Compagnia Coro De Andrè – La Spezia.

 

Un laboratorio teatrale e musicale che vede l’interazione di bambini adolescenti giovani e adulti in performance davvero d’eccezione. Sono quasi una cinquantina sul palco, si muovono dialogano ballano cantano con vera maestria ma lo spettacolo per loro è anche messaggio culturale e quello che ci trasmettono in questo ennesimo lavoro è davvero sorprendente.

La storia è liberamente tratta dal “Visconte dimezzato” di Italo Calvino, i protagonisti sono i nostri giovani alle prese con una società che idolatra il narcisismo ed il successo personale, giovani travolti da un doppio messaggio che ti dice che puoi fare tutto e che non vali niente, giovani non protagonisti ma sedotti dall’oscurità dei media.

La guerra stravolge la natura di tre ragazzi, una bomba li divide a metà e la medicina ufficiale ne ricava cavie da laboratorio. Anche i media cavalcano l’avvenimento ed i loro corpi dimezzati diventano modelli di libertà trofei di bellezza da raggiungere. Ancora una volta la medicina si insinua nei desideri stimolati e compie la sua natura distorta e persecutrice. I ragazzi sono indotti a tagliare le loro metà per raggiungere il modello di successo, cercano il denaro per raggiungere l’obiettivo con ogni mezzo.

Lo sconvolgimento non è ancora sufficiente, si vuole dimostrare il potere della scienza alterando l’origine naturale e quindi si tende ad unire due metà una maschile ed una femminile in un corpo solo. Non riusciranno grazie agli “orfani” di guerra liberi e indipendenti che non si piegano alla cultura di potere ed alla loro magnifica mentore rinchiusa volontariamente in una gabbia a protezione della identità e  seduzione del successo.

 

Le analogie con i nostri avvenimenti storici politici e sociali si srotolano in tutto il tempo dello spettacolo mentre chi osserva è in preda ad un rimescolamento emotivo di disorientamento e stupore. Un messaggio forte sulla condizione giovanile attuale, una fotografia di sudditanza e ribellione dei corpi e delle menti nello studio del senso della vita.

Un coro armonico di personaggi di ogni età, un risultato davvero sorprendente dell’intelligenza della cooperazione, un laboratorio che sorpassa il narcisismo convenzionale con una matrice di accoglienza e sostegno reciproco. Un laboratorio altamente educativo che ci impone di soffermarci a considerazioni innovative sull’unicità umana e sulla natura sociale della sua protezione.

È un gruppo con una grande anima, sotto lo stesso unico manto di relazione e comprensione si muovono ritmi armonici e tempi lenti per orientare gli ultimi, si intrecciano intelligenze che collaborano alla trasformazione di un futuro migliore. Nel pensiero orientale l’anima è rappresentata da un manto collettivo a cui si saldano peduncoli di ogni specie, una analogia bellissima che ti fa sentire a posto ed in relazione con il tutto. Ed il Coro De Andrè è liberamente a posto, una piccola parte amabile del tutto!

 

Anna Fusaro