Lettera aperta per un incontro tra gruppi solidali

Sicuramente la parola africana: “Ubuntu” è magica e potente perché capace di raccogliere la sintesi di tante prese di coscienza capaci di sperimentare una realtà che possiamo chiamare con il nostro mantra di AMA: “Per creare comunione nella comunità”.
Tutti i presenti in qualche modo, appartenenti a gruppi diversi come AMA, Per le Comboniane, Agape, ACLI, Gruppo Culturale italo-giapponese Fuji, solitamente per tradizione impegnati nei propri preziosi percorsi, hanno saputo convergere verso un fuoco comune che è quello della fratellanza/sorellanza, in un clima benevolo e sereno. Sarà perché il tema di fondo era la bellezza come Servizio? Forse il grande Dostojeski aveva intuito qualche cosa di importante quando scrisse la celebre frase: “La bellezza salverà il mondo”.
La bellezza non è solo un canone estensivo a tutte le opere d’arte di cui la madre terra ne è il contenitore, è anche un modo di essere, di sentire, di vivere tra umani. Sicuramente, queste piccole esperienze ci regalano la sicurezza del potenziale, del possibile. Dove si “vivono” delle esperienze complete, con il corpo, il cuore, la mente e lo spirito, si realizza la fede, quella che sposta le montagne. Quella che ci fa dire: “io c’ero, noi abbiamo sperimentato”.
Psicogabri

La serata che si è svolta lo scorso 16 dicembre al Centro ACLI di S. Polo a Brescia, a mio parere ha centrato più di un obiettivo: quello principale, una goccia di solidarietà, con una raccolta fondi attraverso questa piccola-grande iniziativa che ha coinvolto un gruppo di persone “di buona volontà”. Il denaro raccolto, unito ad altri importi, viene consegnato alle Suore Comboniane, da sempre impegnate per il Servizio in Africa (gesti concreti). Questo in primis.
Lo scopo principale della serata, la solidarietà appunto, ha consentito di focalizzare alcuni altri punti. Ad esempio quello di “unire”, di creare un filo da Brescia all’Africa, contribuendo a formare quella rete che unisce la comunità degli esseri  umani.
Non solo da Brescia all’Africa. Nel corso dell’incontro si è realizzata una unione tra il Gruppo di persone presenti.
La serata si è svolta in leggerezza… lo si è potuto cogliere sui volti delle persone concentrate sui temi proposti (Solidarietà… Bellezza), che a tratti si aprivano in bellissimi sorrisi.

Nel corso della sera, sempre più mi sono sentita unita alle persone del gruppo Ama Due (Donne e Uomini in Evoluzione), gruppo a cui partecipo in questo momento della mia vita.
Tutte le mie compagne/i che hanno partecipato a questo incontro, che si sono impegnati nell’organizzazione dello stesso, erano “LUMINOSE”. La loro luminosità ha illuminato anche me.
Concludo puntualizzando le tre parole regine della riunione:
SOLIDARIETA’ – essenza dell’Umanità
BELLEZZA – pervasiva quando praticata
UNIONE – per interpretare il senso della vita
Insieme a noi c’era suor Esperanza Molino Giménez, per la Comunità di Sorelle Comboniane impegnate a rappresentare il significato della vita, portando concreta solidarietà in alcune zone del nostro Pianeta.
Grata per l’opportunità che mi è stata data.
Yleana

 

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Una risposta a Lettera aperta per un incontro tra gruppi solidali

  1. Silvana dice:

    Sono grata a chi mi dà la possibilità di avvicinarmi a questi temi e di prenderne confidenza sempre più. Purtroppo non ho la possibilità di partecipare fisicamente, la distanza geografica è notevole, tuttavia la vicinanza emotiva è grande e ben presente..

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