Se penso all’acqua….

A cura di Mariangela

M03Mi piace dire acqua, la bocca si allarga e guance e fiato e labbra si arrotondano con dolcezza nel dirlo. Se penso all‘acqua vedo la calma determinazione con cui, nei larghi fiumi, arriva al mare.
E‘ femmina l‘acqua nel suo essere presente sempre nella nostra vita, come una mamma ti nutre nel suo ventre, così lei dona la vita e se manca tutto perde forza ed energia.
Se dico acqua penso alla carezza di una mano femminile, alla dolcezza di quando scorre in gola e calma la sete e ancora penso che è femmina quando scivoli dentro di lei con lunghe bracciate e galleggiando ti accoglie come la migliore della amiche.
Quando penso all‘acqua dico che è femmina, ma se ci penso ancora un poco vedo che l‘acqua è maschile; è maschile perché è forte come un uomo quando decide che non le piace stare dove l‘hanno costretta, con che potenza arriva, senza briglie sconvolge distrugge e cambia nome e diventa tsunami, esondazione e travolge e ti disorienta e ti cambia la vita per sempre, come un uomo che ti ama con passione e forza… tanta forza che ti fa male,
E‘ maschile l‘acqua quando quello che fa ti lascia stordita, confusa e spaventata; come dopo un nubifragio cerchi i pezzi della tua casa, della tua vita, è maschile come il pugno che un uomo mi ha dato perché ero me stessa. Ma l‘acqua è maschile quando la sua forza sostiene la tua nave per quanto grande essa sia, l‘acqua la sostiene come un padre amorevole che con fermezza ti guida sicuro nella vita.
E‘ maschile l‘acqua, come la passione del bacio di un amante che con un gesto così semplice colma il tuo cuore di tutto ciò che ti mancava… se penso all‘acqua vedo che è maschile e femminile, vedo che è la vita stessa in tutte le sue forme, perché l‘acqua rimane tale pur essendo duttile e versatile, essa cambia forma ed è sempre acqua.

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