La Nona fatica di Ercole

Cari tutti, eccoci arrivati alla nona fatica. Nella precedente fatica Ercole, figlio dell’uomo e figlio di Dio ha superato il serpente dell’illusione. Ormai, liberati dalla paura, generata dall’ignoranza e dall’illusione della separazione riesce a superare l’annebbiamento dell’emotivo (astrale) quindi dagli inganni psico-emotivi/intellettivi, questo è il nostro percorso.
ercole_uccelliLa nona fatica chiede ad Ercole di liberare la palude di Stinfalo dagli uccelli antropofagi devastatori. Come sempre Ercole cerca soluzioni e mette in pratica diversi tentativi. Ricorda però il consiglio del maestro: “la fiamma che brilla la di sopra della mente, rivela la giusta direzione”. Trova così la soluzione battendo i due grandi piatti di ottone producendo un suono intollerabile, una lacerante dissonanza. Il suono maggiore dissonante dei piatti copre il suono minore dissonante degli uccelli (questo meriterebbe una adeguata riflessione). Il risultato è il silenzio sulla palude.
L’autrice del testo, per questa fatica vuole suggerire una sintesi del discorso intrapreso fino ad ora. Come sappiamo ormai fare da tempo ogni tanto approfittiamo dei cicli personali e di natura compiendo la retrospezione. Cerchiamo di ripensare alle nostre vite per fare il bilancio di esistenza, il punto nave della nostra evoluzione. Interessante è la riflessione proposta dal testo circa i termini “INIZIATO” e “MAESTRO”, non tanto per il loro valore semantico ma per il significato più profondo e dinamico che ci riguarda. L’autrice definisce il termine iniziato “deliziosamente separativo”. Sappiamo che questo termine, in molte realtà viene concepito come SERVITORE ma spesso può indurre ancora una volta ad interpretazioni separative (superiore, inferiore, ecc.).
La stessa cosa vale per il termine MAESTRO che evoca la separazione tra inferiore e superiore. Vale la pena riflettere invece sulle parole ASPIRANTE e DISCEPOLO nei quali tutti noi potremmo identificarci.
494164950Nella complessa scala evolutiva siamo tutti aspiranti e discepoli. Il simbolo del sagittario rappresenta infatti questa condizione. Siamo concentrati verso una direzione che si fa sempre più chiara. L’arciere a cavallo è come una freccia verso il bersaglio. Lo stendardostemma-usa degli U.S.A mostra la freccia del sagittario negli artigli di un’aquila che è un simbolo del sagittario. Ciò è visto come una profezia di questa razza che altro non è che la mescolanza di tutte le razze del mondo.
La prima prova è collegata alla nona. Dalle giumente antropofaghe agli uccelli antropofagi ma a differenza della prima dove Ercole ha utilizzato la mente ancora identificata alla personalità, in sagittario invece riesce a controllare i propri pensieri e quindi le proprie parole. Diventa asservito ad un comando superiore (il padrone della carrozza). Quando infatti riusciamo a liberarci dall’illusione, riusciamo ad avere la visione della metà mai vista prima per le nubi caotiche delle forme pensiero dai noi stessi create. Diventa determinante ora, prendere coscienza del valore e del grande potere del pensiero.
Sappiamo che l’umanità è ancora annebbiata da forme pensiero caotiche, condizionate dalle illusioni e dagli egoismi della personalità. Nonostante questo però, abbiamo scoperto, l’importanza di creare gruppi di servitori a qualsiasi livello che consapevolmente, come il sagittario, guardano alla meta del bene comune. Controllano i propri pensieri e li dirigono verso la luce. Così vengono prodotte le masse critiche capaci di aumentare la luce (fenomeno della 100° scimmia, campo morfogenetico).
Il testo in questa fatica insiste molto sul giusto uso del pensiero, il controllo della parola e la conseguente INNOCUITA’ sul piano fisico. Diventare consapevoli del potere del pensiero significa: ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’.farfalla-e-bruco
Nel nostro percorso abbiamo amato l’analogia del bruco che si trasforma in farfalla perché ci rappresenta. Nella bella analogia della crisalide ci possiamo trovare il nostro destino. Noi infatti siamo in perenne evoluzione, in trasmutazione, il bruco si trasforma in crisalide e poi in farfalla. Il bruco cambia di pelle 5 volte, ed il numero 5 è il simbolo dell’uomo (uomo di Vitruvio).uomo-vitruviano-stella-5-punti-pentagramma Dopo un periodo di SILENZIO, la crisalide, si trasforma nella meravigliosa farfalla. Solo il profondo silenzio apre la porta alla vera concentrazione, condizione indispensabile per perseguire lo scopo, l’obbiettivo.
Lo spirito di verità è una condizione indispensabile lungo il sentiero. Ciò significa comprendere che la verità assume innumerevoli aspetti. Tutte le varie verità formano una sola verità. Noi possiamo veramente accettare che il nostro piccolo frammento di verità è solo una parte dell’intero mosaico. Lo spirito di giustizia inoltre ci aiuta a discriminare tra il giusto e sbagliato. Anche qui le verità sono molteplici. Siamo tutti diversi per età, tradizioni, cultura, ecc. Possediamo qualità diverse sia di anima che di personalità. Quindi il mondo e la dimensione dell’alterità sarà una condizione che ci accompagnerà sempre, anche nel mondo animico. Quello che possiamo coltivare ed alimentare è sempre l’innocuità attraverso il controllo e l’orientamento del pensiero e della parola. La giustizia nel mondo non potrà mai realizzarsi con la lotta ma con il retto pensiero.GDJ-United-Globe.svg
Ora, siamo vicini al Natale, il solstizio sancirà una bella energia al nostro ultimo incontro dell’anno. L’augurio per tutti noi e per tutta l’umanità è di saper provare ed esprimere la gratitudine per i tre preziosi doni che ognuno può ricevere ed usare:

  • Il dono dell’esistenza (essere davvero consapevoli del nostro esistere)
  • Il dono dell’opportunità (riconoscere i nostri strumenti e realizzare la scelta del nostro destino)
  • Il dono del potere (acquisito quando avremo veramente il controllo del pensiero e il corretto uso della parola).

AMORE UNIVERSALE 9380_640Ci viene ricordato infine che solo quando saremo capaci di amare in modo sufficiente potremo ottenere il vero potere.
Il capitolo dell’amore è e sarà la realtà costante della nostra formazione, sia come gruppo che come umanità.
Gabri

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2 risposte a La Nona fatica di Ercole

  1. Flavia Piccinelli dice:

    Il silenzio,Tanto silenzio, restiamo in silenzio quando siamo consapevoli dell’importanza di riflettere tra se’ e sè, quando capiamo che conta poco parlare ed è essenziale dire poche parole dense con cui trasmettere il sentire a noi stesse, per prime e solo poi all’altra/o da me e riusciamo a comunicare più con l’anima che con il corpo, la bocca e il pensiero: una carezza autentica, un sorriso sentito parlano più di tante parole .E’ difficile, tanto difficile.
    l’abitudine ci fa parlare, tanto, ma è solo abitudine, prima che avvenga il regno della parola corretta e della giustizia.

  2. Il Sagittario è rappresentato come un centauro con arco e freccia. Il saggittario è metà uomo e metà animale. Rappresenta il percorso umano che ha come scopo di fondere la personalità con l’anima. Il Sagittario è il segno del silenzio. Non possiamo percorrere il sentiero spirituale se non impariamo a controllare il pensiero e la nostra personalità. Se usiamo il il pensiero in modo corretto aumentano le capacità di discriminare il bene dal male. Ciò deve avvenire senza imporre il nostro punto di vista ed il nostro credo. Comprenderemo che la verità non potrà mai essere imposta con la forza , ma con il retto pensiero.

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